
Anticamera
La volta lunettata è decorata con uccelli esotici, tra cui ibis, cicogna, gru, trampoliere, su uno sfondo di cielo, mentre è perduto il riquadro centrale con raffigurazione del Toro, segno zodiacale del cardinale Flavio I, nato a Siena l’11 maggio 1631. Fungeva da anticamera e studio del porporato, poi degli altri cardinali e infine di don Ludovico Chigi.
La camera è rivestita da un prezioso parato in cuoio stampato, recante disegno a fogliame di quercia in oro su fondo rosso scuro di chiara impronta berniniana. Il parato proviene dal palazzo Chigi ai Santi Apostoli, progettato dal Bernini per il cardinale, ed è pervenuto ad Ariccia dopo il 1693.
Sulla parete destra uno dei capolavori del Baciccio, il ritratto di Clemente IX Rospigliosi (1667-69), modello di riferimento per numerose repliche e copie. Accanto ritratto del cardinale Sigismondo Chigi (1649-1678), sempre del Baciccio. Sulla parete di fondo ritratti di Agostino I, bottega di Ferdinand Voet, e di Maria Virginia Borghese, autografo del Voet. I dipinti sono inseriti in rare cornici di legno intagliato dorato e raso rosso, attribuite ad Antonio Chicari.
Tra gli arredi, cassettone, tavolo, sedie, seggiolone e libreria del XVII secolo, lampadario di Murano del XIX secolo, importante globo astrologico ideato da Matteo Greuter nel 1636 e stampato nel 1695 da Domenico De Rossi. Le porte furono decorate con lo stemma di monsignor Flavio II, poi cardinale, nel 1748. Allo stesso periodo risalgono le mantovane in legno intagliato e dorato, stoffa damascata verde.