Panorama virtuale del Salone Giallorosso
Salone giallorosso
Il salone giallorosso, così denominato dal colore dei damaschi, presenta una serie di ritratti secenteschi di vari membri della famiglia, compresi gli antenati senesi, con i costumi severi della moda del primo seicento di influsso spagnoleggiante.
Le cinque tele più grandi sono ritratti postumi, fatti eseguire da Agostino I per costituire una galleria di propri antenati a Giovanni Maria Morandi, massimo specialista nel genere sotto il pontificato di Alessandro VII. Essi raffigurano da destra: Laura Marsili (madre di Alessandro VII) con i nipotini Agostino e Flavio, Flavio Chigi (padre di Alessandro VII), Agostino Chigi rettore della Scala con Fabio Chigi (poi Alessandro VII), Augusto Chigi (fratello del Papa), Olimpia della Caja (moglie di Augusto).
Gli altri ritratti rappresentano a partire da destra: il cavaliere di Malta Girolamo Chigi di anonimo senese, il Cardinale Sigismodo Chigi di Pietro Paolo Vegli (copia da Voet), il venerabile Aurelio Chigi di Francesco Vanni, suor Flavia Virginia Chigi di Jacob Ferdinand Voet, Sulpizia Chigi (copia da Voet), Eleonora Rospigliosi di autore ignoto, Augusto Chigi (copia da Voet), il Cardinale Fabio Chigi di Carlo Cesi, la beata Angela di Raffaello Vanni, Mario Chigi di Giovanni Maria Morandi, Agostino il “magnifico” di autore ignoto, il Cardinale Flavio III Chigi di autore ignoto.
L’opera più importante della sala è la terracotta di Melchiorre Caffà raffigurante Alessandro VII, da cui sono stati tratti i due noti bronzi del duomo di Siena e del Metropolitan Meseum di New York. La “dormeuse” al centro della sala, utilizzata sempre per il Gattopardo, fu qui lasciata da Visconti, mentre il bigliardo con intarsi in vari legni pregiati e avorio è russo del XIX secolo. Molto importanti sono anche le due consolle in legno intagliato e dorato, provenienti dal Palazzo Chigi di Roma e la serie di seggiolini da parata del XVII secolo.